October 17, 2009

il carattere di un friulano secondo Mauro Corona

Il friulano (quello autentico) è nato in posti ripidi perciò ha molto equilibrio. Difficilmente si lascia andare a enfasi sonore o entusiasmi sboccati. Aspetta, studia, non si sbilancia. Pratica l' attesa del cacciatore alla posta. Il friulano è come la torre di Pisa, si piega ma non crolla. È difficile abbattere i friulani. Ci hanno provato guerre, miserie, terremoti, alluvioni, frane, e inverni da castigo. Niente da fare, friulano non lo stendi. Fisicamente è vulnerabile come tutti, moralmente no. Moralmente il friulano è fatto di ghisa, e guarda al futuro con cautela. Sa che il futuro è un tempo nel quale dorme l' ignoto. Per questo fa progetti a breve termine. Nasce ogni mattina. E ogni mattina riparte da zero. O meglio, da quello che resta. Gran lavoratore ma pure irriducibile gaudente, il friulano gusta la vita ogni minuto libero. Amante della buona compagnia e del buon bicchiere, instancabile conversatore d' osteria, quando c' è da por mano al lavoro si trasforma in caterpillar. E tace. Sul lavoro si rusca, niente ciacole. Il friulano ha senso dell' amicizia. La generositàè il suo pane. Altruista fino al sacrifico, quando occorre è in prima linea. Affidabile e generoso, il friulano è un vero amico. Ma, ahimè, è pure orgoglioso. Il che non guasterebbe in misura giusta. Ma purtroppo il friulano non ha il senso della misura. Almeno nell' orgoglio. Basta una frase per capire tutto: «E fasìn di bessói», dicono (facciamo da soli). Questo far da soli gli ha tirato addosso un sacco di stima da parte del mondo e pure una solida reputazione. E un sacco di fatiche inutili che poteva risparmiarsi. Ma il friulano non teme la fatica, anzi, più ne fa più si vanta. È un duro dal cuore buono. Nelle più tragiche disgrazie rimane di pietra. Trattiene il pianto come se piangere fosse uno sfogo da donnette. Ama la sua patria (la patrie dal Friûl) come nessuno. È convinto, e qui torna l' orgoglio, che sia la più bella, nobile, forte, onesta e unica patria al mondo. Gran gente i friulani. Hanno una nobiltà di spirito altera, accompagnata da una fierezza quasi ingenua. Per questo il loro smisurato orgoglio non risulta antipatico bensì qualcosa da ammirare. Sottoposto a un voto, il friulano piglierebbe nove. - MAURO CORONA
Repubblica — 14 ottobre 2009 pagina 32 sezione: VIAGGI

7 comments:

Nives said...

E' vero, siamo esattamente così. Mandi Nèf

Anonymous said...

E' vero... siamo così....mandi mandi

Venusia said...

No soi dacuardi su dut; nol è just stereotipâ simpri, lis personis a chì a son tant diviersis. Ma soresut, o volarès tant che Mauro al ves reson di une robe: o ben che par ducj i furlans e esist une sole Patrie...magari che al fos cussì!Tancj di lôr le dinein!

Canadese Furlan said...

Mandi !! Sono Friulano-Canadese
Si il carattere di un Friulano esato come Mauro Corona spiego nella sua pagina!!! Non importa che parte del mondo un Friulano e Friulano. Qui in Canada siamo tra mezzo Calabresi, Napoletani, Abbruzzesi ecc... ma siamo Friulani....
Ciao e Mandi Dal Canada !!

Anonymous said...

Teo:
Mi chiamo Galliano De Agostini, sono del "Fogolâr" di Buenos Aires, Argentina. Vorrei mandarti un mio blog, scritto in friulano. Potrei avere il e-mail del vostro fogolâr?
Ti mando il e-mail del nostro fogolâr:
friulanabuenosaires@yahoo.com.ar

Mandi, sperânt di vè fortune.

Galliano

tati said...

come riesco a contattarla?sono friulano e lavoro per l'ente friuli nel mondo.mia mail

redazione@friulinelmondo.com
grazie

Unknown said...

Brâf Corona. O disarès ancje che un grum di furlans a son mangje osties, e plui di un tininin invidiôs e gjelôs e chest, tant e si ben che a nol tem mai cul vicin e duncje ogni furlan se al ten pal Friûl cul cûr al mole cul cjâf cuant che al é da tignî ducj insiemit e di fâ scuâdre. Al é fat di ghîse? Chest a lu mene ancje a vê une sensibilitât tant misurade che lis arts des nestris bandis a no an mai sfondât come tal rest da l'Italie e i artiscj al é miôr se a van a fâ cariere fûr dal Friûl.
Ma il Friûl al cji fâs da pâri ancje cuant che tu pierdis le lenghemâri. Mandi a ducj.