La lingua friulana (che in friulano viene definita furlan [?] o, più informalmente, marilenghe) appartiene al gruppo orientale delle lingue neolatine, e in particolare viene inserito nel gruppo delle Lingue retoromanze o Ladine, con le quali ha diverse analogie, ma se ne differenzia anche per l'influsso avuto dalle lingue e dalle culture circostanti (tedesco, sloveno).
Le origini della lingua friulana sono piuttosto oscure. Il grande evento alla base della lingua fu infatti l'arrivo dei Romani, che nel 181 a.C. fondarono la prima colonia in Friuli (da Forum-Iulii), ad Aquileia; essi si insediarono su un substrato linguistico precedente, formato in massima parte dal linguaggio celtico dei Carni, la cui influenza sul latino aquileiese è controversa, in quanto nelle epigrafi ritrovare si riscontrano solo delle modifiche a elementi fonetici e morfo-sintattici, comuni anche ad altre parti dell'impero, mentre nel lessico pare che la componente carnica sia poco rilevante. Queste informazioni hanno portato alcuni studiosi a ipotizzare che il friulano sia conseguenza di migrazioni di popolazioni dell'Impero, costrette ad abbandonare le regioni orientali come la Pannonia a causa della pressione di genti barbariche. Interessante anche il fatto che diversi studiosi, sulla base di iscrizioni ritrovate, sostengono che il limite orientale di penetrazione della popolazione e della lingua dei Veneti fu il fiume Livenza (all'epoca Liquentia), che ancora in epoche recenti delimitava la zona di confine tra lingua friulana e lingua veneta (ad oggi in parte avanzata verso est); questo fa supporre che la differenziazione tra le parlate di queste regione sia antica, anche se altri fanno notare come la lingua veneta del XIV secolo condividesse diverse caratteristiche fonetiche con il friulano, il quale risulta dunque come una lingua decisamente più conservativa.
Un certo consenso è stato tuttavia raggiunto sul periodo di formazione del friulano, che si fa risalire all'anno 1000, in contemporanea con gli altri volgari romanzi. I primi termini in friulano appaiono in atti amministrativi del XIII secolo, ma solo a partire dal Trecento i documenti si fanno più numerosi e, oltre a qualche documento commerciale, appaiono le prime testimonianze letterarie, quali i Frammenti letterari e altri testi, tutti originari di Cividale, divenuta ormai il centro più importante del Friuli. Interessante notare come secondo uno studioso, il Pellegrini, dall'analisi della ballata Soneto furlan, il verso 'ce fastu' rimanderebbe all'espressione citata da Dante nel De vulgari eloquentia II,11 per caratterizzare la parlata aquileiese ('Ces fastu?').
fonte wikipedia
english versione here
No comments:
Post a Comment